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Depressione nei bambini e negli adolescenti: cosa fare

Studi recenti confermano che la depressione nei bambini e negli adolescenti oggi è più frequente che in passato. Più colpita la fascia di età tra i nove ed i quindici anni. Più rara, invece, la depressione nei bambini più piccoli. Purtroppo, a causa dei frenetici ritmi di vita e delle relazioni sempre più frettolose e prive di comunicazione tra genitori e figli, non è sempre facile cogliere i primi segnali di depressione nei ragazzi.

Eppure, alcuni segnali dovrebbero mettere subito in allarme. La depressione nei bambini comprende, infatti, i seguenti sintomi: svogliatezza, calo del rendimento scolastico, frequenti mal di testa, dolori allo stomaco o muscolari, tendenza all’isolamento, perdita di interesse nei confronti dei giochi o delle attività con gli amici, paura di morire, problematiche nelle relazioni sociali, rabbia e ostilità nei confronti degli altri, difficoltà ad accettare i rifiuti e gli insuccessi. Negli adolescenti, i suddetti sintomi possono essere associati anche all’abuso di alcol e droghe e a comportamenti spericolati.

In ogni caso, un bambino che appare sempre annoiato o irascibile, adirato, aggressivo e nervoso con i genitori o con altre persone, siano esse adulte o in età infantile, va attentamente seguito e monitorato. Come si può notare, i sintomi depressivi non si differenziano molto rispetto a quelli degli adulti. Possono però cambiare le cause della depressione stessa. Nei bambini e negli adolescenti la depressione può essere spesso innescata da abusi o violenze in famiglia o in altri ambienti, oppure da carenze affettive dovute alle prolungate assenze di entrambi i genitori per motivi di lavoro. Altre cause di depressione nei ragazzi possono essere legate all’abbandono o alla perdita di una persona a cui erano particolarmente legati.

Un ragazzo può anche deprimersi perché vittima di atti di bullismo da parte di amici e compagni oppure perché teme di deludere i genitori rivelando loro che ha preso brutti voti a scuola o che potrebbe essere persino bocciato. Negli adolescenti più sensibili, insuccessi come la bocciatura possono addirittura indurre al suicidio. L’idea di togliersi la vita ricorre spesso nelle persone e negli adolescenti depressi e può essere considerata uno dei sintomi peggiori della depressione stessa. Il depresso pensa al suicidio perché lo schema mentale alterato dalla malattia lo induce a pensare che la vita non meriti di essere vissuta. Se il pessimismo del soggetto, in questo caso il ragazzo, si cronicizza o persiste per un lungo periodo di tempo, il rischio di suicidio è molto elevato.

Quando un genitore sente che il proprio figlio è depresso o pronuncia frasi di tipo pessimistico, non deve incoraggiarlo a farsi forza e a usare la volontà per superare i problemi, ma deve fargli sentire affetto, solidarietà e comprensione e al tempo stesso attivarsi perché il ragazzo venga curato e seguito da specialisti esperti.

Nei bambini e negli adolescenti, la depressione viene principalmente curata con la psicoterapia cognitivo comportamentale, una tecnica che cerca di modificare gli schemi mentali errati che conducono alla depressione. Si è visto, infatti, che nella maggior parte dei casi, la malattia depressiva è innescata da schemi di comportamento sbagliati che inducono il soggetto a considerare se stesso, gli altri e il mondo, in maniera non realistica o, peggio, distorta.

La depressione può anche essere causata da disturbi organici, come malattie endocrine. In tal caso, sarà il medico a prescrivere tutte le analisi per confermare o escludere le eventuali cause organiche della depressione. Nei casi più gravi, o quando il ragazzo rifiuta la psicoterapia, si può ricorrere ai farmaci antidepressivi. Questi farmaci, a causa dei loro effetti collaterali, non vanno assunti con il fai da te o con l’autoprescrizione, ma solo dietro prescrizione medica.

I sintomi depressivi nei bambini, spesso curati solo con psicoterapia e senza farmaci, possono trarre giovamento anche da sedute di psicoterapia familiare. Se nell’età infantile un bimbo sviluppa depressione, è molto probabile che uno dei genitori o entrambi abbiano in precedenza avuto qualche problema depressivo. La psicoterapia familiare si rivela efficace anche per appianare quei conflitti o problemi tra coniugi che possono avere innescato la depressione nel bambino.

 

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