svezzamento bambini

E’ l’ora della pappa: come svezzare il nostro bambino

“ Viva la pappa, pappa, col popopopopopopomodoro…”. Così recitava una vecchia canzone di Rita Pavone. Anche senza pomodoro, la pappa rappresenta un momento fondamentale nella vita del bambino. Trascorsi i primi sei mesi di vita, infatti, bisogna passare dal latte ( materno o pronto) agli altri cibi. Lo svezzamento è anche uno dei momenti più emozionanti nel rapporto mamma-bambino.

Con l’assunzione degli altri cibi, il piccolo viene pian piano disabituato al seno della mamma o al ciuccio del biberon. La nutrizione del piccolo si “colora” dunque di alimenti più complessi o elaborati, ma sempre ricchi di principi nutritivi. I primi giorni possono far andare nel panico le neo mamme, anche perché non è facile individuare gli alimenti che piaceranno al proprio bambino. Intanto niente paura: lo svezzamento viene sempre prescritto dal pediatra e sarà lui a dirvi cosa dare o non dare al bambino.

Naturalmente, ogni bebé ha i suoi gusti e ci si può accorgere che il piccolo rifiuta o addirittura “schifa” le pappe a base di carne. Lo svezzamento deve dunque tener conto anche dei gusti del piccolo. Se quest’ultimo rifiuta costantemente le pappe a base di carne, bisogna comunicarlo immediatamente al pediatra, che prescriverà degli alimenti sostitutivi. Le proteine della carne si possono trovare anche nei legumi ( lenticchie decorticate, fagioli, ceci). Questi cibi, opportunamente ridotti in pappe, presentano un alto valore nutritivo per il bambino.

La prima fase dello svezzamento di solito prevede la classica pappa con crema di riso o semolino, da condire con un po’ di grana grattugiato. Si sconsigliano il sale e tutti gli altri condimenti che possono essere causa di patologie future quali diabete, obesità e ipertensione. Alcuni genitori vegetariani chiedono ai pediatri di prescrivere ai loro bimbi la cosiddetta “dieta vegana”. Questa dieta può benissimo fare parte dello svezzamento del piccolo, ma senza esagerare e soprattutto imparando e scegliendo gli abbinamenti giusti.

La dieta e quindi la pappa vegana, tende a escludere tutti gli alimenti a base di carne, pesce e derivati animali, ovvero uova e formaggio. Gli estimatori della nutrizione completa avvertono sui rischi di una dieta così drastica, specie per bambini abituati fino a sei mesi e oltre a nutrirsi solo di latte. Nella pappa del bimbo, le uova si possono escludere, perché sembra non siano facilmente digeribili.

La pappa vegana si può condire con passati di verdure e con sostanze ricche di grassi omega 3 ( grassi solitamente presenti nel pesce). Gli omega 3, detti anche “grassi buoni”, hanno la proprietà di ripulire le arterie e di prevenire il colesterolo. Questi grassi sono presenti nella frutta secca e nei semi di zucca.

Dopo aver individuato la dieta ideale per il proprio piccolo, bisogna passare ai fatti, ovvero allo svezzamento vero e proprio. Questo step segue alcune semplici regole, che noi vi forniremo a mero titolo di consigli. Intanto ricordate di non svegliare mai il bimbo per dargli la pappa. Tra un pasto e l’altro devono inoltre passare almeno tre ore. Se il bimbo rifiuta la pappa, non dategli il latte, anzi fate il modo che il piccolo, spinto dal senso di fame, possa avvicinarsi alla pappa consumandola con gusto.

Lo svezzamento non deve però tradursi in un attività estenuante: tenete conto che il tempo ideale per consumare la pappa è di circa venti minuti. Se il bimbo avverte sintomi come la diarrea, fatelo mangiare in bianco. Fate anche il modo che il bimbo finisca tutta la pappa. Ultimo e importante consiglio: non rinunciate allo svezzamento solo perché dare al bimbo il latte con biberon è più semplice e pratico.

Questa scelta può andare bene solo in casi eccezionali, ma se a dieci mesi insistete ancora a dargli solo latte, ricordate che state rendendo più complicata la fase dello svezzamento. Non lamentatevi poi se dovrete faticare fino all’inverosimile per convincere vostro figlio a nutrirsi anche di qualcosa che non sia solo ed esclusivamente latte.

 

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